22 ottobre 2006

Speciale: Face off

Iniziamo un nuovo appuntamento di pubblicitaocculta.net con uno speciale dedicato ad un film di discreto successo. Face off (1997) di John Woo è un film d'azione avvincente e caciarone. Da un film del genere mi sarei atteso una grande quantità di pubblicità occulte piazzate ovunque. Contrariamente alle aspettative, Face off è un film decisamente pulito e praticamente privo di sponsorizzazioni.


Iniziamo con Iomega. Già citato in un post precedente, in questa pellicola c'è un'inquadratura rapida su una periferica che anni fa ha fatto la fortuna di questa azienda: un lettore esterno ampiamente venduto prima del boom dei masterizzatori. Inquadratura rapida, senza alcun indugio. Ci sentiamo di assolvere la produzione: il logo è praticamente irriconoscibile.



Il secondo logo presente nel film è Tektronix, un produttore di oscilloscopi e strumenti di misura. Meno conosciuta come azienda produttrice di stampanti, anche in questo caso l'inquadratura non indugia.


Altra inquadratura rapida su una lattina di Coca Cola. Solitamente nei film sponsorizzati dalla bibita, il prodotto compare più volte nel corso del film. In questa pellicola invece compare solo in questa inquadratura e per pochissimi istanti.

E siamo già all'ultimo marchio presente nel film: CNN, già ospite di queste pagine. Anche in questo caso, una ripresa un po' prolungata, ma che poco ha del product placement.

E' tutto. In tutto il film, solo queste immagini riportano loghi o prodotti di qualche tipo. Uno dei film più puliti e onesti, nonostante il grande impiego di effetti speciali. Un plauso alla produzione.

Innocente.

20 ottobre 2006

Coca Cola


Ecco un altro film ampiamente sponsorizzato. Uno dei più grandi successi cinematografici degli ultimi anni, Independence day (1996) di Roland Emmerich è l'antesignano dei film caciaroni zeppi di effetti speciali. E, come tale, ampiamente bisognoso di fondi.

In questa scena Harvey Fierstein insegue Jeff Goldblum per tutta la redazione con una bella lattina di Coca Cola in mano. La posizione in cui tiene la lattina è semplicemente perfetta, e studiata affinchè il logo rimanga ben visibile quando i due rimangono a parlare per qualche istante. Il colore rosso attira decisamente, considerato il colore degli abiti dei due attori.

Ma c'è di più: pochi istanti dopo il fotogramma riportato qui sopra, la lattina viene gettata per terra. L'ecologista Jeff Goldblum interviene a raccogliere la lattina per riporla nell'apposito contenitore per il riciclo. E, meraviglia delle meraviglie, il contenitore è pieno di lattine palesemente simili. E, stupore degli stupori, proprio di fianco al suddetto contenitore campeggia il logo della bevanda (di dimensioni abnormi) su un distributore automatico.


Lo stesso marchio compare anche in altre scene del film (prossimamente su queste pagine). Nessuna attenuante per uno spot ben articolato e caratterizzato da un crescendo rossiniano di grande effetto.

Effervescente.

19 ottobre 2006

XBox


The island (2005) di Michael Bay è un film che nonostante i relativamente scarsi risultati al botteghino, mi è piaciuto molto. Commenti personali a parte, è un film ampiamente sponsorizzato e ricco di spunti per questo blog. Uno dei più eclatanti è sicuramente la scena del combattimento virtuale tra Ewan McGregor e Scarlett Johansson.

Qui non riesco proprio a definirla pubblicità occulta. Il logo XBox campeggia per tutta la durata della scena, decisamente d'effetto.

The island è un film ricchissimo di effetti speciali: è chiaro quindi che le sponsorizzazioni in questi casi siano una necessità per far fronte alle spese. C'è però bisogno di porre un limite ogni tanto, pena, credo, l'effetto opposto. Questa scena è uno spot pubblicitario, non si scappa.

Ingordo.

17 ottobre 2006

CNN


Una scorpacciata di pubblicità (occulta) in questo fotogramma. La pellicola è Nemico pubblico (Enemy of the state, 1998) di Tony Scott. E' stato appena rinvenuto nel fiume il cadavere del senatore e i giornalisti ci sguazzano.

Ecco quindi un'inquadratura in cui compare non una, non due, non tre, non quattro, ma ben cinque volte il logo CNN. Ovunque l'occhio cerchi di sfuggire, incappa nel logo rosso dell'emittente (c'era proprio bisogno di mettere pure una tazza griffata?).

C'è da dire che nel film si parla molto di media e privacy, chissà quindi che un'inquadratura del genere non serva invece a rafforzarne il contesto narrativo. Comunque sia, mi pare veramente troppo.

Indigesto.

Motorola


Tratto da Die hard - Trappola di cristallo (1988) di John McTiernan. L'FBI è appena intervenuta nella conduzione delle operazioni e intima un povero operaio dell'Enel americana di staccare la luce nel grattacielo.

In questa ripresa l'operaio estrae dal tombino un radiotelefono con il logo Motorola ben in evidenza, nonostante sia leggermente fuori fuoco e non sia visibile per intero (non so sinceramente se questo sia dovuto all'edizione del DVD da cui è tratto il fotogramma o se invece sia dovuto ad una restrizione dettata da una qualche regolamentazione in materia di product placement di quegli anni). Il logo è comunque inconfondibile e ben visibile, all'altezza degli occhi dell'operaio.

Una cosa curiosa riguardo questa scena: è una scena in due tempi. Nella prima parte della ripresa il logo è illuminato in maniera costante così come da fotogramma, nonostante sul secondo piano di ripresa l'illuminazione cambi più volte con luci, ombre e lampeggianti gialli e blu. Nella seconda parte, dopo uno stacco sull'interlocutore, il logo è completamente in ombra e non più visibile:


Un'altra considerazione: il gesto con cui l'operaio estrae e posa il radiotelefono mi ha ricordato fin troppo quel finto, ostentato candore con cui centinaia di attori si accendevano sigarette nei film italiani anni '70 -'80, mostrando ingenuamente il pacchetto (arriveranno anche quelli, nei prossimi post!). La scena dura una manciata di secondi, ma di occulto qui c'è ben poco.

Spiattellato in faccia.

15 ottobre 2006

Iomega

Un fotogramma tratto da Minority report (2002) di Steven Spielberg. Un film caratterizzato da relativamente poca pubblicità occulta, ma concentrata in poche scene. In una di queste Tom Cruise rientra a casa e cerca un video del figlio.

L'inquadratura si stringe sui supporti di memoria e in basso a sinistra campeggia in bella vista un logo su sfondo rosso che ben si contrasta con tutte le tonalità blu del resto del campo (e di tutta la scena). Il logo è capovolto e leggermente fuori fuoco, nonchè decisamente fuori dal centro dell'inquadratura, ma la tonalità di colore attira inequivocabilmente l'attenzione.

Iomega, produttore di supporti di memoria ci ha messo un bello zampino in questa scena, con un product placement ben studiato e di sicuro effetto.

Esemplare.

14 ottobre 2006

Swatch


Proseguiamo invece con un esempio di brand placement senza pudore alcuno. Tratto dal film Godzilla (1998) di Roland Emmerich, un altro film di enorme successo commerciale. Anche questa è una pellicola degnamente ricolma di pubblicità occulte di ogni genere e, come quanto già detto per Charlie's Angels, ricorrerà spesso nei prossimi post.

I nostri eroi stanno fuggendo dal Madison Square Garden, diventato per l'occasione nido del rettilone gigante. Le uova si sono schiuse tutte di un botto e centinaia di vispi godzillini scorrazzano allegramente per il teatro.

A pochi passi dall'uscita, ecco una bella inquadratura di gruppo delle pseudoiguane, con tanto di sponsorizzazione. Qui nulla viene lasciato all'immaginazione nè tanto meno al sub limine. La sagoma dell'orologio è ben riconoscibile, così come il logo Swatch.

Spudorato.

Good Year


Entriamo nel vivo del discorso pubblicità occulta con un bell'esempio di product placement. L'immagine è tratta da Charlie's Angels (2000) di McG, un fumettone tutto sommato ben confezionato che ha avuto un buon successo nelle sale: quello che si definisce un film di cassetta. E come tutti i film di questo genere, è particolarmente infarcito di pubblicità occulte di ogni tipo. Lo ritroveremo quindi spesso anche nei prossimi post.

Tornando al discorso che ci interessa, qui la ripresa è velocissima: Drew Barrymore parte sgommando furiosamente. E' questione di un attimo prima che la fanciulla prema il piede sull'acceleratore, ma sufficiente a mostrare per benino le scritte sugli pneumatici. Il placement qui è vagamente mascherato poichè il nome della casa produttrice (Good Year) è capovolto.

Considerata la posizione del marchio e la velocità della scena, questo ha tutte le carte in regola per essere definito un vero e proprio messaggio subliminale.

Furbetto.

13 ottobre 2006

Chevrolet


Cominciamo con qualcosa di abbastanza sottile. Tratto da "Le iene" di Quentin Tarantino (Reservoir dogs, 1992), il fotogramma riprende una delle scene iniziali, dopo una lunga fuga a piedi lungo un boulevard. Mi sarei aspettato, analizzando per bene i fotogrammi, di trovare qualche marchio piazzato qua e là come sembrerebbe naturale per una strada costellata di negozi. Invece nulla. Una cura quasi maniacale nell'eliminazione di qualsiasi marchio conosciuto.

Al termine della fuga, Steve Buscemi viene travolto da un'auto. Ed ecco comparire il primo, minuscolo marchio: Chevrolet.

Considerando la suddetta precisione maniacale nell'eliminazione di ogni logo, pare abbastanza strano che il minuscolo marchio automobilistico sia rimasto al suo posto. In questa scena inoltre la telecamera è fissa e il movimento dell'attore sembra quasi studiato ad arte per lasciare il marchio visibile il più a lungo possibile. Certo, le dimensioni del medesimo lasciano comunque qualche dubbio sulla reale intenzione.

Assolto con riserva.

Un progetto lungamente meditato..

Sono anni che voglio aprire un sito che parli di pubblicità occulta. Tante volte ho cominciato a creare versioni di un sito che mi soddisfacesse, ma il progetto non ha mai visto la luce.

Sono giunto alla conclusione che forse un blog (per mille motivi, in primis il tempo) sia il mezzo migliore per dare finalmente forma a questa mia piccola fissazione.

Pubblicità occulta, product placement, messaggi subliminali e tutte quelle forme più o meno spudorate di persuasione mi hanno sempre affascinato e troveranno qui spazio per considerazioni di vario genere.

Per il momento è tutto. Se hai una segnalazione da inviare, utilizza lo spazio dei commenti.